La recente SENTENZA della CASSAZIONE ha di fatto dichiarato le sanzioni NULLE se l’AUTOVELOX è stato APPROVATO ma non OMOLOGATO
Fabriano, 21 maggio 2024
Riaperto il tavolo di lavoro, costituitosi nel maggio 2018, del Comitato Nazionale STOP AUTOVELOX… e non solo, ora congiunto con il network di Rete Italia APS.
Il network di Rete Italia intende avviare la raccolta di segnalazioni e richieste di aiuto degli automobilisti tramite la e-mail info@reteitalia.org allo scopo di promuovere un’azione di sostegno collettivo, assistiti dalle varie professionalità e associazioni che da anni lottano per ottenere il riconoscimento della nullità delle sanzioni degli autovelox e similari e che oggi, finalmente, possono ottenere giustizia.
“Le multe per eccesso di velocità non sono valide se l’Autovelox non è stato «omologato», ma solamente «approvato». Lo stabilisce la Cassazione, con l’ordinanza 10505/2024 del 19 aprile, che ritiene illegittima la prassi finora applicata dalla polizia municipale. Bisogna ora aiutare tutti gli automobilisti che hanno ricevuto contravvenzioni per eccesso di velocità rilevato dagli strumenti che di fatto sono dei <<bussolotti inutili>> ma che hanno arrecato enormi danni e vessato decine di migliaia di persone e ditte, portando nel frattempo nelle casse dei Comuni enormi quantitativi di danaro” commenta il portavoce del Comitato Nazionale STOP AUTOVELOX… e non solo e segretario di Rete Italia APS Ets, Sergio Sambi
“Un indebito profitto attuato ai danni dei cittadini utilizzando strumenti non a norma, fatto questo di per sé grave e vergognoso, con l’aggravante che per la maggior parte delle sanzioni si è ricorso alla riscossione tramite Enti esattori, facendo lievitare a dismisura i costi per le famiglie e le aziende. Inoltre” prosegue Sambi “gli alti costi da affrontare per potersi difendere e vedere riconosciute le proprie ragioni spesso hanno indotto i malcapitati utenti della strada di vedersi costretti loro malgrado a mettere mano al portafoglio e, malauguratamente per molti, indebitarsi ulteriormente per evitare procedura di fermi amministrativi, pignoramenti con conseguente segnalazione e aggravio di situazioni a dir poco delicate se non disastrose”.
La semplice approvazione del Ministero dei Trasporti di per sé non è quindi più lo scudo con il quale finora si sono protetti gli Enti Pubblici per colpire gli automobilisti indisciplinati. Va comunque evidenziato il fatto che troppo spesso gli autovelox e similari sono stati noleggiati o acquisiti dai Comuni e dagli Enti e Consorzi semplicemente per “fare cassa” come da troppi anni viene acclamato dalle associazioni dei consumatori e dagli automobilisti.
“Abbiamo intrapreso negli anni passati azioni di difesa gratuita a favore dei vessati, mettendo loro a disposizione modulistica e sostegno per richiedere la sospensione degli atti in autotutela quando ci siamo accorti di possibili situazioni irregolari o lesive degli interessi stessi di famiglie, cittadini e aziende” termina Sambi “segnalazioni, denunce, ricorsi personali non sono bastati essendoci sempre stato il <<vessillo>> della regolarità degli strumenti rilevatori, ma ora che questo muro è caduto bisogna intraprendere – magari di comune accordo tra tutte le realtà che sono attive nella difesa del cittadino consumatore e utente – una sorta di azione collettiva congiunta e, possibilmente, pro-bono dato che poi ognuno dovrà presentare a proprio nome i ricorsi per ottenere l’annullamento delle sanzioni e la restituzione di quanto pagato, con il giusto riconoscimento per i danni subiti e con effetto retroattivo”.
La parola passa ora agli automobilisti… per adesioni all’iniziativa: info@reteitalia.org
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