Il Chirocephallelus Marchesonii, questo il nome scientifico del minuscolo crostaceo, è una Unica e Rara specie dalle origini legate alle glaciazioni Plio-Pleistoceniche, giunto vivo fino ai giorni nostri.
Fabriano, 23 agosto 2023
Autore: Sergio Sambi
Tra le Eccellenze del Territorio che l’Italia vanta e che sono invidiate dal resto del mondo ce ne sono molte che non sono giustamente valorizzate e fatte conoscere, una di queste è il lago di Pilato (1949 mslm), una delle aree di maggior interesse naturalistico del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. La particolarità di questo minuscolo specchio d’acqua è che ospita un piccolo Crostaceo Anostraco: il Chirocefalo del Marchesoni.
Gli Anostraci sono i crostacei più primitivi e sono importanti costituenti del plancton di acque dolci.
Nel 1953-54, durante una campagna di ricerche idrobiologiche, organizzata dall’istituto di botanica dell’Università di Camerino (MC), fu scoperta la presenza, nel lago, di un crostaceo di una nuova specie. Fu chiamato Chirocefalo del Marchesoni (Chirocephallelus Marchesonii) dal nome dello scopritore. Questo piccolo crostaceo (1 cm di lunghezza) vive qui e in nessun’altra parte del mondo.
Il ciclo biologico del Chirocefalo è sincronizzato con il ciclo annuale del bacino acquifero del lago di Pilato. Questa nuova specie, rappresenta un grande interesse in quanto costituisce il primo reperto europeo, affine morfologicamente ad un gruppo di specie orientale distribuita dall’Asia al Turkestan, dalla Siria alla Cina. Questi Anostraci avrebbero esteso il loro areale in Europa durante le glaciazioni Plio-Pleistoceniche, in quanto le condizioni di bassa temperatura che si vennero a creare risultarono favorevoli. In seguito, durante i periodi interglaciali il loro areale sarebbe andato incontro ad una riduzione rappresentando, quindi, l’unica forma rinvenuta in Europa di questo gruppo. Si può affermare che il lago di Pilato rappresenta l’ultimo habitat rifugio, che ha assicurato, per le particolari caratteristiche orografiche e climatiche le necessarie condizioni ambientali per la sopravvivenza della specie.
Il Network di Rete Italia attivo da decenni in tutta la nazione tramite i suoi componenti ha conosciuto questa Eccellenza durante la prima edizione della Borsa Internazionale del Turismo del Centro Italia M.U.L.A. (Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo) grazie alla biologa Maria Gaetana Barelli che è stata relatrice al Convegno espositivo organizzato dal Coordinamento Nazionale dei Comitati Alluvionati e Terremotati Italiani, facente capo al gruppo fondatore di Rete Italia APS, che ora intende proporre di sostenere il progetto di salvaguardia e promozione di questa Unica e Rara specie di crostaceo dalle origini legate alle glaciazioni Plio-Pleistoceniche.
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