Fabriano, 6 maggio 2024
Autore: Sergio Sambi
Un percorso che ha preso vita nel lontano 1976, il 6 maggio, con il disastroso terremoto del Friuli Venezia Giulia, un evento sconvolgente che però ha messo in moto da subito la forza della coesione, della vicinanza, della fraternità, della solidarietà e la voglia di ripartire e ricostruire.
Un cammino che ha portato la consapevolezza della necessità di prevenire piuttosto che curare e piangere. Lungo e tortuoso, contornato in Italia da una lunga serie di calamità spesso mal gestite, raffazzonate e che ancora oggi vedono famiglie vivere in edifici o strutture ancora provvisorie, mentre la gran parte degli italiani abita in case e palazzi non sicuri e antisismici.
Il 13 febbraio del 2014 ha segnato l’inizio di un percorso comune tra tante realtà locali sparse in tutta Italia, accomunate da questi eventi disastrosi. A Firenze, infatti, si sono riuniti i rappresentanti dei vari Comitati Alluvionati e Terremotati in una sorta di Stati Generali dai quali è emersa la volontà di unirsi, di scambiare esperienze e consigli ma anche di essere una voce univoca nei confronti di chi deve gestire la Sicurezza del Territorio e la Salvaguardia della salute di tutti i cittadini.
Due anni dopo, alle 3.36 del 24 agosto 2016, un terribile terremoto ha sconvolto il Centro Italia mettendo in ginocchio intere regioni, causando crolli e danni ancora oggi da sistemare e ricostruire in completa sicurezza. In Friuli la normalità e la ricostruzione terminarono in 10 anni, iniziando nella prima fase con il rifacimento del tessuto produttivo, passando poi alla ricostruzione definitiva di tutti gli edifici civili abitativi.
Il Coordinamento Nazionale Comitati Alluvionati e Terremotati Italiani dal 24 agosto al 2 settembre 2018 ha partecipato alla prima edizione della Borsa del Turismo del Centro Italia a San Benedetto del Tronto, proponendo due fine settimana di lavori congressuali sulla Sicurezza e sulla ricostruzione e prevenzione, presentando anche delle attività economiche del territorio che, a fatica, stanno procedendo nella lenta rinascita post-terremoto.
Il cammino da percorrere in Centro Italia pare essere impervio e lastricato di tante buone intenzioni ma ancora lungo da percorrere.
Rete Italia APS, assieme alle Associazioni territoriali nate dalla volontà di rinascita delle popolazioni colpite, coma “La Terra Trema Noi No” ha attivato il primo Tavolo di Lavoro Partecipato promosso da Enti del terzo Settore, ovvero il Tavolo di Co-Programmazione per la nascita e la creazione delle Comunità Energetiche Rinnovabili “C.E.R. Centro Italia” e dei relativi Partenariati Pubblico Privati.
Da questo punto di partenza si arriverà presto a creare una fitta rete di punti territoriali di Azioni Concrete.
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